sito archeologico di locri epizefiri
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景点点评
This is a large area to cover so choose a good day for a walk through the grounds. The house contains most of the information of the Site and many artefacts from the different eras. The day we went, in October, it seemed like we three were the only visitors.
This is a fabulous site where ancient ruins have been (and are still being) unearthed. The museum is modern and filled with many amazing artifacts which have been found during excavations. The grounds, however were quite overgrown and not well signposted. When we made our way (about a kilometre or so) to Casino Macri (an old farmhouse built over the ruins of an ancient Roman Bath house) it was closed except for people who were currently excavating around the grounds. We were not told this at the museum where we bought our tickets, nor were we given a map! We had to drive to the greek/roman theatre and this was incorrectly signposted and difficult to find. Overall, it is such a marvelous place - it would be so good to see improvements made so that all attractions were more accessable. (I'd love to explore the whole park on segway, for example!) Nevertheless at a cost of only 4 euro each it was well worth the effort to discover some of Italy's amazing history.
Another attraction you really can't miss when in the Reggio area, it is the Locri Archaelogical Site with its small annexed Museum. At approximately the 104th km on the SS 106 Jonica, this site represented one of Italy's most important Greek Colonies, Locri Epizephiry, the ancient city, the modern Locri being built 4 km to the North! Here, after you visit the pretty small museum, yet packed with invaluable finds of the Magna Graecia period (Pinakes, vessels, amphoras, etc..), you can have the chance of taking a really pleasant and suggestive walk through the ruins of a city which was once considered in Magna Graecia times as one of Italy's most important places. The place is surrounded all around by the typical mediterranean vegetation and landscape which will contribute in making your walk a small, relaxing naturalistic excursion, as well as a cultural one.
Si vi sembra un tuffo nell'età greca antica. Monete ceramiche vasellame maschere bamboline ....reperti unici ☆☆☆☆↑↑↑↑↑
Il sito meriterebbe le 5 stelle, ma lo stato di conservazione assolutamente no. Come tanti altri siti, è completamente abbandonato al suo destino. Peraltro i pezzi più importanti sono stati spostati nel museo di Reggio Calabria; addirittura la statua di Persefone è in mostra a Berlino!
A 3 km a sud della città di Locri, i resti di una delle più importanti colonie della Magna Grecia, da cui le successive gemmazioni Hypponion (Vibo Valentia), Medma (Rosarno) e Matauros (Gioia Tauro). Degna di nota l'area "Centocamere", che racconta la vita quotidiana e l'arte locale di lavorare differenti materie prime, producendo preziosità, come i famosi specchi, alcuni dei quali esposti nell'Antiquarium. Meraviglioso il tempio di Marasà e il teatro, che conserva la naturale acustica e il fascino intramontabile della cultura e della civiltà magnogreca.
Ho avuto modo di visitare questo sito archeologico, l'ho trovato interessante ma sono rimasto piuttosto deluso dai reperti, pochi e semi consunti dal tempo; i pezzi notevoli, ritrovati lì, si trovano esposti nel Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria (visitato anch'esso), come il gruppo marmoreo dei Dioscuri a cavallo. Devo dire che provenendo dalla Sicilia, dove, escludendo il Partenone ad Atene, si trovano le maggiori e più numerose testimonianze architettoniche della Grecia Antica, visitando Locri Epizefiri, si è ripetuta la stessa delusione che ho provato in Grecia a Capo Sounion, estrema punta Sud dell'Attica: pochi blocchi ammonticchiati appartenuti a templi antichi, alcune colonne allineate e niente altro, oltre ad un biglietto di accesso oltremodo esagerato. In compenso un panorama affascinante, costituito da montagne sulla costa poste su piani diversi (5 o 6) ideale per fotografie d'effetto al tramonto, dove la profondità di campo lascia tutti stupiti. - Adesso qualche notizia storica appresa in loco e su documenti vari.Locri Epizefiri fu l'ultima delle colonie fondate dai Greci in Sicilia e nella Magna Grecia.Nella vicina necropoli di Lucifero sono state rinvenute 1700 tombe di diversa fattura, spesso individuate da anfore, alcune contenenti ceneri funerarie, altre usate come sepoltura per bambini morti, nelle tombe ad inumazione sono stati trovati monili, anche preziosi, specchi e contenitori di unguenti e profumi, retaggio diretto di egiziana memoria.Nella zona archeologica dell'antica Locri Epizefiri, i resti testimoniano l'esistenza di diversi templi, dentro e fuori la cinta muraria, dedicati a differenti divinità di varie religioni. I templi e le tombe disegnano il quadro di una colonia, dove la molteplicità di costumanze religiose, indica la differenziazione della cultura cittadina. Locri è insieme alla città di Sparta una delle pochissime città greche in cui le donne partecipavano alle gare atletiche. I banchetti erano molto diffusi e frequentati dagli uomini. Le donne partecipavano solo in veste di cortigiane o schiave.In alcuni corredi, nelle tombe dei bambini, si trovano delle bamboline in terracotta con arti snodabili ed oggetti in miniatura.In cucina venivano usati vasellami a vernice nera (coppe per bere, piatti e coppette). Venivano inoltre usati dei contenitori per cibi cotti e crudi e per i liquidi. Soltanto i più ricchi potevano permettersi vasi in vetro o metallo. Per la conservazione o trasporto di vino, olio, olive e salse venivano usate delle anfore.Veniva praticata anche la pesca con lenza e reti. Nel museo sono visibili degli ami da pesca.Il sostentamento della popolazione era basato su cereali e legumi, sulla caccia alle lepri, cervi e cinghiali. I latticini e la carne erano forniti da capre, montoni e suini. Infine la frutta era composta da mele, melograni, fichi, mandorle, uva e miele.
Tutto.ma poco visitato. Ottimo il museo ma i pezzi più belli e importanti sono stati portati al museo di Reggio Calabria. Altri reperti sono in mano a privati e il pezzo più famoso (Persefone) è al museo di Berlino, sottratta e venduta.
Très beau musée mais il faut prendre des précautions avant d'y aller... soit savoir s'il est ouvert !En effet, il semble que les responsables ferment l'accès à leur guise et l'on vous demande alors de revenir un autre jour !!! De plus, lorsque nous y sommes retournés, la seconde partie du musée était fermée... l'après-midi (ce n'est pas une blague). Comme souvent dans le sud de l'Italie, il faut s'armer d'une très grande patience si l'on veut arriver à ses fins.
sito archeologico davvero bello peccato lo stato di manutenzione del posto nonostante l importanza storica del luogo
Questo sito ha un potenziale immenso, peccato che sia abbandonato al suo destino. Dovrebbe essere una meta obbligatoria, ma la totale incuria dona solo un senso di dispiacere
Peccato che come capita spesso da noi al Sud e in Italia, la incuria e la disorganizzazione la facciano da padrone in questo incredibile sito dove la Magna Grecia urla la sua storia. Il museo è ben tenuto ed ospita anche mostre interessanti. Ma fuori, nell'area archeologica, è abbandono vergognoso. Resistente, arrivate fino al casino Macrì, dove troverete terme romane e storie di baroni e briganti.Bello, da evitare in giornate troppo calde. L'unico distributore di bibite è al sole, tra l'altro...
Le potenzialità sarebbero infinite, purtroppo non tutto può essere perfetto, mancanza di pulizia, scarsa conservazione dei siti esterni.
Bello il museo, meno gli scavi un Po abbandonati, tra gli scavi da vedere l'anfiteatro. Prezzo forse un Po elevato.
Il sito sarebbe storicamente valido; teatro, tempio, fornaci...l'atmosfera che trasuda antichità e mito. Peccato per l'incuria, la difficoltà di entrata, la non adeguata illustrazione del sito. Da migliorare