sacro speco subiaco
5A地址: 暂无
开放时间: 暂无
更多热门城市
景点点评
A stunningly beautiful, prayerful place. St. Benedict prayed in his cave here for three years, to get direction for his life, and then the monastery was built up around it later. We went on a clear day in May, and the views were amazing. Our group took time to pray together here, and really felt the prayerful atmosphere. St. Francis came here during his lifetime, and there is an early fresco of him here, painted before his death, with no halo and no stigmata.
I caught an early bus from Rome for Subiaco and arrived around 09.00. Perfect walking conditions - cold but not freezing, and hardly anyone around. I followed the signs for the Benedictine Monasteries - St Scholastica at the bottom of the climb and St Benedict at the top - and headed off. The scenery is stunning. I found the old pilgrim walkway that does make for quicker travel and is much safer than walking along the road (no footpaths and lots of hair-pin bends and Italian drivers don't like slowing down unless they have to!). I called in at St Scholastica's - closed - and kept going up. I reached St Benedict's after a good 90 minute walk - not rushing (too much to see). The monastery is owned and maintained by the Italian state so the place is in good condition. You can't or aren't supposed to take photos inside, but I sneaked a couple of the cave - I hadn't come all the way from Australia to miss out! After walking through the upper and lower church and taking in the enormous amount of Sienese and Roman school frescoes, seeing an amazingly early picture of St Francis painted before his death (no stigmata or halo) I went in to the cave. I sat there and let the silence envelope me. Not even the voices of over-excited pilgrims in other parts of the church disrupted me. I really felt the presence of goodness - as I believer I happily call this God. Benedict is there too. I am glad that I went - it is a beautiful oasis of peace. If you can, walk up and then walk down. You won't regret it.
Ogni uomo dovrebbe andare almeno una volta nelka vita in questo luogo sacro dove lo spirito si innalza per l'emozione che si prova nell'ammirare tanta bellezza artistica..si torna a casa portando con sé la consapevolezza di aver vusto un vero tesoro artistico culturale!
Sito archeologico e religioso da non perdere: incredibilmente costruito nella roccia, si respira un silenzio quasi assordante. La discreta presenza dei monaci arricchisce il sito di una spiritualità unica. Ciclo di affreschi molto ben conservati. Vale la pena visitare anche la biblioteca. Lo consiglio.
Ci vengo da una vita, da quando ero piccolo. E' un luogo magico, immerso nella tranquillità con viste mozzafiato sulla valle. La bellezza architettonica, la natura, il paesaggio e il percorso spirituale di San Benedetto rendono la visita al Sacro Speco sempre bella e gradevole. Anche i bambini hanno gradito molto.
Come per il Monastero anche il Sacro Speco è interessante, sia come passeggiata che come meta turistica storica culturale. Anche con bambini.
Si erge questo magnifico luogo di preghiera, voluto per ricordare la crypta, specus per l'appunto, che accolse il giovane eremita Benedetto, divenuto, poi, santo patrono d'Europa. Davvero spettacolare la natura che circonda il monastero: I monti Simbruini, cosi' chiamati perchè battuti spesso dalle piogge. Visita emozionante arricchita dal prezioso supporto offerto dalle guide, gratuite, molto preparate e disponibili a sopportare le domande sin troppo sciocche di noi visitatori
lo stupore dei tesori dispersi per l'Italia è sempre alimentato. La rabbia sempre notevole per la mancata valorizzazione di siti che non hanno pari nel mondo terracqueo.
In principio fu la grotta, o crypta o specus. Poi, per il credere, se ne fece un archetipo.Sopra Subiaco, la fenditura naturale nel monte Taleo oggi passerebbe del tutto inosservata, se alla fine del secolo V non avesse accolto, giovanissimo eremita, Benedetto da Norcia. E se tra l'XI e il XIII non gli fossero state avviate attorno le addizioni murarie che ne fecero l'attuale santuario rupestre, topos della cristianità latina.Sicché oggi, in accordo con la figura retorica enunciata nel titolo, tutto il corpo del monastero di san Benedetto viene individuato col nome del suo recondito ombelico: Sacro Speco.Questo santuario è disponibile a diventare, non per caso, luogo d’elezione. Per noi lo divenne quando ci affacciammo dal criptoportico, sospeso sull'Aniene, a osservare la montagna lì di fronte. Coinvolti assieme da un profondissimo silenzio, stemmo a condividere il respiro lento del bosco... come indossando a mantello l'intero Monastero. Poi, attraverso la Chiesa superiore, ci immergemmo in quel torrente di pitture a fresco e in uno sguardo fu deciso che quel luogo accogliesse il nostro definitivo intendimento.Anche senza perseguirla, qui si scopre una primaria esigenza: che per alcuni può non essere di fede stringente, ma per tutti di amore vasto.Osservando quelle assorte figure sfilare nere e in silenzio, ci si deve ricredere: l'abito "fa" il monaco! I Benedettini - ospiti raffinati, comprensivi e illuminanti - vi accoglieranno di ugual cortesia, qualunque stimolo vi spinga quassù. Per interpellarli, più adeguato l'appellativo esclusivo di Dom (inus).Parcheggiare l’auto prima che s’interrompa l’asfalto - per chi può - non è pedanteria civica, ma disporsi a un breve rallentato percorso verso una meta pacificante e, volendo, densamente spirituale. Si lambisce così un raro boschetto di acero trilòbo, che nella foglia suscita l’idea di un simbolo trinitario: più avanti c'è Vallepietra.Lo Speco è ombelico anche all’Occidente però. Da qui, lo spunto per la “Regola” che varrà a sintesi delle esperienze monastiche occidentali e, adottata diffusamente, ad avviare gli Ordini verso una capillare opera di recupero spirituale, culturale e materiale di una Europa allora in piena decadenza.Uscendo, sostate nel criptoportico a considerare quella esortazione altomedievale: "...nonnisi ab oscura sidera nocte micant". Io la intendo così: "nell’oscurità, pur occhieggia la tua Stella".
Sono andato a visitare questo sacro posto ed e"stata un a visita veramente fuori delle aspettative veramente magnifica visita guidata ad offerta libera guida preparatissima .da visitare sicuramente.
Ieri, dopo molto tempo, sono stato in quei luoghi dove il tempo si è fermato. Dove un energia positiva contrasta le nostre paure, le nostre debolezze e risponde a tutte le nostre domande.Il troppo tempo passato a correre verso qualcosa di ignoto, nella quotidianità dei giorni, lì si azzera! Si ricomincia pian piano con l'esame interiore; la pace e la natura circostante ti prende in un abbraccio e ti conforta. Mi sono chiesto come mai così poca gente in questi luoghi....dove è andata la fede in ognuno di noi........:peccato!
Oggi sono andata nuovamente al sacro speco. meraviglioso la guida Eva é stata professionale e bravissima....il posto urla....pace.. il panorama favoloso
Visita guidata molto interessante. Di bellezza architettonica ed artistica notevole. Da non sottovalutare gli aspetti storici e spirituali del luogo.
Ci sono tornato per la seconda volta per assaporare il clima mistico dell'abbazia benedettina. Le giovani guide sono sicuramente capaci di farti apprezzare le caratteristiche della struttura.
Luogo stupendo , imperdibile, vale un viaggio da qualunque luogo del mondo .Affreschi del 1300-1400 stupendi e splendidamente conservati , pavimento a mosaico pregevole , e l'atmosfera sacra... tocca il cuore. C'è un affresco che dicono essere il vero ritratto di San Francesco ( eseguito mentre era ancora in vita, non ha ancora l'aureola ) e una spendida danza macabra . Ci si può andare per motivi religiosi , per amore dell'arte e della cultura o semplicemente per riempirsi gli occhi di bellezza .