isola di capo passero
4A地址: 暂无
开放时间: 暂无
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景点点评
Can only be reached by boat most of the time. If you feel adventurous you can walk "across the water " to the main land if you know the tides ect. It is a castle left over from times gone by when Sicily was ruled by kings. Isola Di Capo Passero, means literally "island of the main passage" referring to the migration path of birds from Africa. The Island is a sanctuary for wildlife.
La mia mamma è di Portopalo quindi, da quando sono piccola, le mie estati le trascorro qui.L'isola di Capo Passero è un piccolo angolo di paradiso. Selvaggia, con un mare che non ha nulla da invidiare a quello caraibico. Il panorama dal promontorio di Portopalo è ogni volta un tuffo al cuore: sentirsi a casa, non appena dalla strada si scorge il castello dell'isola....Non lo cambierei con niente al mondo!
un posto meraviglioso, non vedo l'ora di ritornarci, un posto incantevole e paradisiaco...ideale per coppie e per famiglie per la tranquillità e la bellezza, si può stare in totale relax ovunque
L’isola si presenta con una natura selvatica e un mare con acqua cristallina.Le sponde sono costituite da una piccola spiaggia e molti scogli che costruiscono un paesaggio incantevole.
Ero a Noto da tre giorni e volevo andare a Portopalo. Viaggiatrice sola e senza macchina, ho subito chiesto se c’era un servizio autobus. Non se ne parla. Chiedo a un’agenzia di viaggi. Mi fa un prezzo esorbitante, taxi più un tanto all’ora. Rinuncio. Sulla piazza XVI maggio, davanti alla fontana di Ercole, a destra della splendida facciata della Chiesa di San Domenico, c’è l’Ufficio Turistico e mi mettono in contatto con Corradino, che di solito porta i turisti con la sua ape furgoncino. Per un prezzo accessibile al mio budget, l’indomani mi porta a velocità di crociera a Portopalo, ma lungo la strada ci fermiamo al margine dell’oasi di Vendicari, poi ho il tempo di vedere e fotografare la lunga distesa di serre di Pachino che fino ad allora per me erano solo pomodorini, mentre lui mi parla di Noto, della sua famiglia, della sua storia. A Marzamemi ci fermiamo e il posto merita davvero la sua fama. Faccio un bel giro nell’antico borgo con le case dei pescatori e l’antica tonnara (forse di origine araba) divenuta nel 1648 proprietà dei Baroni Nicolaci di Villadorata (la ricca aristocrazia del Palazzo Nicolaci di Noto) e, sulla piazza, il palazzo barocco del proprietario. Continuiamo verso il porto turistico e poi ci avviciniamo a Portopalo. Corradino sa tutto della zona, mi mostra le rovine della vecchia tonnara (la più grande del Mediterraneo), appartenente alla nobile famiglia Bruno di Belmonte di Ispica, (“è guerra infinita tra chi vuole lasciarla così com’è e chi vuole modernizzarla”), poi lì accanto il Castello Tafuri (“quante feste ha visto, adesso va in rovina. Anche se è stato acquistato da Michael Schumacher” ). Sosta mozzafiato davanti all’Isola di Capo Passero e poi entriamo a Portopalo (“ora qui vengono i turisti, io ci venivo da Noto con mio padre che era commerciante e la strada non era asfaltata e non c’era l’acqua”) e andiamo lungo il molo dei pescherecci (all’ingresso, il cimitero dei barconi dei migranti). Resto senza fiato davanti all’Isola Delle Correnti, quel giorno il Mediterraneo era calmo e lo Ionio era agitato, una magia. Al ritorno c’è ancora il tempo di visitare la Villa Romana del Tellaro. Grazie Corradino, come sono meravigliosi questi Siciliani e come sanno farti amare la loro terra. Se siete in Val di Noto, non perdetevi un giro in questa costa sud-est. Io volevo venire a Portopalo di Capo Passero per diversi motivi. Il primo perché è il punto più a sud della Sicilia, poi perché è un paradiso in terra, poi perché è il cimitero dei “fantasmi di Portopalo”, quei 289 migranti che morirono nel naufragio di un ferry-boat maltese nella notte di Natale del 1996. I pescatori di Portopalo vedendo corpi galleggiare capirono cosa era successo, ma solo nel 2001 grazie al pescatore Salvo Lupo fu individuato il punto esatto del naufragio. Oggi dopo 18 anni quella carcassa è ancora lì, e intorno i miseri scheletri dei corpi. Visto che non riusciamo o vogliamo dar loro sepoltura, volevo portar loro il mio saluto. Se ci andate, pensateci. Grazie!
Le nostre ferie a Novembre!!! ti permettono di godere di ogni singolo paesaggio, senza la confusione e il caos dei mesi estivi.Abbiamo avuto la fortuna di viaggiare accompagnati da sole e caldo, e poter passeggiare in riva al mare come se fosse settembre.il paesaggio è qualcosa di unico e magico!!
Un posto stupendo, rilassante, con un mare caraibico... a metà ottobre l'isoletta, raggiunta a piedi in quanto non c'era più il servizio barca, era deserta, ideale per qualche ora di relax e bagni fantastici.Al rientro sulla terra ferma, si consiglia la granita cremosa del carretto di Paolo! Imperdibile come l'isola!
Il punto più a sud d'Italia deve essere visitato, detto questo, considerando che prendendo la strada che costeggia il litorale troverete decine di spiagge migliori, per prendere il sole potete anche spostarvi..... Occhio alle bottiglie rotte!
dopo molti anni sono sbarcato nuovamente sull'isola (disabitata) e con la mia famiglia l'abbiamo percorsa sino al castello del 1500 Sempre splendida anche se risulta un vero peccato lo stato di completo abbandono degli edifici della Tonnara
Uno dei posti della sicilia orientale ionica dove tuffarsi in un mare azzurro... da vedere e da provare.
Mare stupendo... piccolo borgo, facente capo alla famiglia nobiliare della zona, un tempo dedito alla pesca e lavorazione del tonno. Se avete voglia di mettervi alla prova si può raggiungere a nuoto l'isolotto di fronte (ma attenti alle correnti), all'arrivo sarete sicuramente ricompensati.
Ci siamo arrivati con la barca dei pescatori ancora alle 9 e 30 del mattino. Fino alle 10.40 eravamo da soli.... Il mare ha dei coloriincredibili, la spiaggia è piccolina, ma c'è la possibilità di fare una passeggiata fino al forte che è stato ristrutturato ed è visitabileil sabato e la domenica. Sembrava di essere in paradiso. Alcunepersone sono arrivate a nuoto, altre con le canoe ed alcuni con ilpedalò. La barca dei pescatori fa la spola circa ogni ora.
Un mare con colori incredibili, tranquillo e al riparo dal vento che invece ci ha piegato all'isola delle correnti. L'isola è raggiungibile con una barchetta, ma noi siamo rimasti "a terra".Ci siamo spinti verso la tonnara, sotto la quale ci sono diverse baiette facili facili da scendere.Davvero da tornare e stavolta provare l'isola!
Posto veramente stupendo, è bellissimo dall'alba so tramonto, un posto suggestivo e selvaggio. Si può raggiungere facilmente con un pedalò, una canoa o con i pescatori del luogo che accompagnano e poi vengono a riprendere i turisti, la cosa bella è che di potrebbe anche provare ad andare a piedi... Comunque è da vedere assolutamente.
Acqua bellissima, isolotto selvaggio e suggestivo. Peccato per il troppo vento. Mettersi d'accordo BENE con i pescatori che traghettano sull'isola, l'andata è certa ma per il ritorno nessuna puntualità. Noi abbiamo aspettato 45 min. (sotto al sole) oltre l'orario pattuito e senza nessuna alternativa..